Ho poco da aggiungere a quanto è già stato detto e ripetuto dai giornali: il programma Constellation, che avrebbe dovuto rimpiazzare gli Shuttle e riportare l'Uomo sulla Luna, in vista del passo successivo verso l'esplorazione di Marte, è stato sospeso e sostituito con un'audace e ambiziosa nuova iniziativa spaziale (AHAHAH). I percome e i perchè li ha già spiegati il presidente Obama, quindi è inutile che li ripeta anch'io. Forse è stata la scelta giusta, la fine di un mito kennediano ormai agonizzante, l'inizio di una nuova epoca in cui la conquista dello spazio non sarà più la lotta tra due nazioni, ma una grande cooperazione internazionale.
Non mi interessa.
La questione è un'altra. E mi fa davvero innervosire.
Se tutto il budget che il governo degli Stati Uniti investe per la Difesa fosse usato per il programma spaziale, nel giro di dieci anni la conquista del Pianeta Rosso sarebbe cosa fatta.
560 MILIARDI DI DOLLARI (1) all'anno alla NASA sono troppi, dite voi? Va bene: investiamone metà per lo sviluppo di fonti di energia rinnovabili, reti energetiche distribuite e nuovi veicoli. In dieci anni la dipendenza dal petrolio e il problema delle emissioni di carbonio sarebbe un ricordo. Non negli Stati Uniti. Nel Mondo.
Come? Avanzano dei fondi? Nessun problema: ci sono gli ecosistemi terrestri da risanare, l'analfabetismo da sradicare, scuole da costruire, programmi di assistenza sanitaria, pianificazione familiare e prevenzione delle malattie da attuare.
Manca qualche miliardo di dollari? Non credo proprio, ma se così fosse perchè non chiederli a tutti gli altri paesi del Mondo: 1235 MILIARDI DI DOLLARI ALL'ANNO (1) dovrebbero essere più che sufficienti per ricreare il giardino dell'Eden. E magari rendere il cancro, la fame e la povertà brutti ricordi relativi a tempi meno civilizzati.
Non sto sparando numeri a caso. Questo è il bilancio militare di tutte le nazioni del Mondo.
Purtroppo quella di un pianeta senza guerra è un'utopia, inadatta ad una razza di scimmie semi-civilizzate che usano il pollice opponibile per impugnare AK47 ed ammazzarsi a vicenda in nome di dèi dai molti nomi, tra cui quelli di denaro e di potere.
A volte dimentico di vivere in un Mondo imperfetto. Un Mondo in cui le armi sono necessarie per mantenere lo status quo (dicesi anche Pax Americana), in cui la guerra è un business, in cui comandano le lobby, in cui si sopravvive, ignorando come si potrebbe vivere.
E temo proprio che verrò mangiato dai vermi prima di vedere l'Uomo mettere piede su Marte.
Sì, oggi sono di pessimo umore.
(1) Dati relativi all'anno 2006 da: Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), Military Expenditure Database, pubblicato su www.sipri.org, giugno 2007; Center for Arms Control and Non Proliferation, "Analysis of the Pentagon's Fiscal Year 2006 Supplement Funding Request" pubblicato su www.armscontrolcenter.org, visionato il 14 settembre 2007.
giovedì 18 febbraio 2010
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4 commenti:
Visto che poi tanto su Marte non c'è comunque un cavolo, tutti quei soldi non potremmo semplicemente investirli per risolvere i problemi che abbiamo invece sulla Terra? ^^
Simone
E con quelli che avanzano andiamo su Marte! ^^
E se dopo il risanamento, la fine delle guerre e delle malattie, l'estirpazione dell'inquinamento e l'epurazione del festival di sanremo continuano ad avanzare soldi, hey.. io sono qui eh!
Lo spazio era il sogno di ogni bambino... e ovviamente anche il mio.
L'aborto di Constellation è solo l'ennesimo colpo inferto dalla Realtà ai miei sogni dell'infanzia.
E poi qualcuno si stupisce se ci rifugiamo nella fantascienza.
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