lunedì 6 giugno 2011

Diecimila miliardi di dollari

Dall'inizio della guerra fredda, nel 1946, alla sua fine, nel 1989, gli Stati Uniti hanno speso (secondo il cambio del 1989) la bellezza di oltre diecimila miliardi di dollari per fronteggiare l'Unione Sovietica a livello mondiale. Di questa cifra, più di un terzo è stato speso dall'amministrazione Reagan che portò il deficit nazionale a livelli mai raggiunti da tutte le precedenti amministrazioni messe insieme, a partire da quella di George Washington. All'inizio della guerra fredda, la nazione era, da tutti i punti di vista, inattaccabile da qualunque forza militare straniera. Oggi, dopo aver speso una parte così ingente delle proprie risorse nazionali (e nonostante la guerra fredda sia finita), gli Stati Uniti possono essere praticamente rasi al suolo in pochi minuti.
Un'azienda che avesse sperperato il proprio patrimonio in maniera così dissennata, e con risultati quasi inesistenti, sarebbe fallita già da tempo. I dirigenti incapaci di ammettere un fallimento tanto evidente della politica aziendale sarebbero stati già da tempo scacciati dagli azionisti.
Come si sarebbe potuto impiegare diversamente quel denaro (non tutto, in quanto la difesa è, ovviamente, necessaria entro certi limiti, ma diciamo almeno la metà)? Con poco più di cinquemila miliardi, distribuiti con oculatezza, avremmo potuto compiere numerosi passi avanti nella soluzione di problemi quali la fame nel mondo, i senzatetto, le malattie infettive, l'analfabetismo, l'ignoranza, la povertà e la tutela dell'ambiente - non solo negli Stati Uniti, ma nel mondo intero. Avremmo potuto lavorare per la creazione di agricolture autosufficienti in tutto il pianeta e per eliminare molte delle cause che presiedono alla guerra e alla violenza. E tutto ciò con enormi vantaggi anche per l'economia americana. Avremmo potuto agire sul deficit nazionale. Con meno di un punto percentuale di quel denaro, avremmo potuto progettare un programma di esplorazione a lungo termine con l'invio di uomini su Marte. Con una minima frazione di quel denaro avremmo potuto supportare per decenni le più fantastiche e creative opere d'arte, l'architettura, la medicina e la scienza. Le opportunità a livello tecnologico e imprenditoriale sarebbero state straordinarie.

[tratto da Carl Sagan, Miliardi e Miliardi, 1997, Cap.17 Gettysburg e oggi]

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